Un legame lungo secoli
La parola Whisky deriva dal gaelico e significa “acqua della vita”. Il whisky viene elaborato a partire da tre ingredienti di base che non sono altro che orzo (che può essere sostituito con altri cereali come segale, grano o mais), acqua e lievito.
La produzione
Il processo di distillazione del whisky può essere suddiviso in due grandi fasi: l’elaborazione dell’alcol e l’invecchiamento in botte. La prima fase inizia con la macerazione del cereale, procede con la fermentazione e termina con la distillazione di un liquido alcolico della giusta gradazione per poter essere considerato whisky. Per ottenere questo risultato il liquido viene distillato due volte in alambicchi di rame.
La seconda fase, molto più lunga, si limita invece alla maturazione della bevanda dentro le botti.
Per poterla definire whisky, la bevanda ottenuta con questo processo deve avere un contenuto alcolico pari al 40% del volume totale. E per essere whisky scozzese a tutti gli effetti deve essere invecchiata di almeno tre anni. Il whisky, a differenza del vino, invecchia solo in botte, non in bottiglia. Per cui una volta imbottigliato l'”età”del whisky non cambia.
Le regioni del whisky
In Scozia sono tre le principali regioni in cui si elabora il whisky: Le Highlands e le isole; le Lowlands e lo Speyside.
Ogni regione dà al suo whisky proprietà peculiari che lo differenziano da quello delle altre regioni. Il sapore della bevanda, però, si deve soprattutto al processo di invecchiamento a cui è sottoposto in ognuna di esse. È nelle botti infatti che il whisky passa la maggior parte del tempo ed è da esse che acquisisce gran parte del suo sapore.
Il whisky delle Highlands e delle Isole si distingue per il gusto affumicato che si ottiene affumicando il cereale prima di macinarlo. Quello delle Lowlands, invece, ha un gusto più secco e morbido, mentre quello di Speyside si distingue dagli altri due perché è più leggero e dolce.
Oggi in Scozia ci sono poco più di 100 distillerie attive. Ognuna di esse produce approssimativamente tra 1,2 e 2 milioni di litri di whisky ogni anno. Questo significa che se ne ottengono circa 450 milioni di litri l’anno ai quai va aggiunto il contenuto delle botti che viene fatto invecchiare per più di 10 anni.
Il whisky e gli scozzesi
Il whisky e la Scozia sono legati da sempre storicamente, socialmente ed economicamente. Molti sono gli scrittori scozzesi che hanno citato questa bevanda nelle loro opere. Primo fra tutti Walter Scott, che diceva: “il whisky è l’unico liquore che si addice a un gentleman, sia la mattina che la sera”. Anche il poeta scozzese per eccellenza, Robert Burns, citò spesso la bevanda nazionale. Una volta disse: “Il whisky e la libertà vanno di pari passo”.
Il whisky per gli scozzesi è la bevanda delle occasioni o delle feste importanti. Nella vita di tutti i giorni non sono soliti bere whisky a causa del suo prezzo poco accessibile. Per gli scozzesi il whisky è una bevanda che si deve bere a piccoli sorsi, lentamente. Soprattutto si deve assaporare solo, mai mischiato con altre bevande. Attenzione anche a berlo con il ghiaccio! Per gli scozzesi, due o tre goccie d’acqua distillata sono sufficienti per addolcire il gusto del whisky.
Dal punto di vista economico, infine, il whisky è senza dubbio la merce d’esportazione più importante per la Scozia. E non dobbiamo dimenticare la dimensione turistica che la distillazione del whisky ha acquistato negli ultimi anni. Come i castelli, il golf o altre attrazioni turistiche, il whisky e le distillerie sono infatti ormai un motivo in più per visitare la Scozia.
Con Scozia Tour potrete assistere a tutto il processo di elaborazione e degustare un ottimo whisky direttamente in loco nell’escursione a Stirling, Distilleria e St. Andrews o in quella a Dunfermline, Glenturret e laghi.
Nella prima si visita la distilleria tradizionale di Deanston e nella seconda la distilleria di Glenturret, la più antica di tutta la Scozia.
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