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Le 10 migliori isole da visitare in Scozia

29 November 2018 Tempo di lettura 8 min 2 recensioni

La Scozia è un paese che ha quasi 12.000 km di costa, a cui si aggiungono circa 800 isole, ognuna delle quali con caratteristiche che le rendono uniche e speciali. Il loro clima, la loro natura e il loro isolamento fanno si che i suoi paesaggi quasi vergini, sorprendano e regalino agli occhi dei visitatori un’immagine difficile da dimenticare.

Gli arcipelaghi che ospitano le isole della Scozia

Le Ebridi Interne

Si tratta di un gruppo di isole situate direttamente sulla costa occidentale della Scozia, caratterizzate da spiagge di sabbia bianca e da fauna selvatica, molte delle quali come Islay gode di un’ottima e meritata fama grazie al suo whisky.

Le Ebridi Esterne

Conosciute come Isole Occidentali, sono un gruppo di isole che formano una linea continua da nord-est a sud-ovest. Le sue tre riserve naturali non lasciano dubbi sul fatto che la loro componente naturale è una delle ragioni per cui si contraddistinguono. Ma non si tratta solamente della natura, ma dell’incredibile storia e soprattutto dei resti preistorici che testimoniano il particolare interesse degli esseri umani ad abitare queste isole fin dai tempi più remoti.

Isola di Skye
Alcune delle sue isole figurano tra le “Top Ten” delle isole del Mondo di diverse categorie.

Isole Shetland. Questo è il territorio più settentrionale delle Isole Britanniche, sono un gruppo di isole che combinano in assoluta armonia l’influenza scozzese e il sapore scandinavo. La luce, grazie alla sua latitudine e all’influenza mitigata della corrente del golfo, dà luogo ad alcuni dei paesaggi più ambiti dai fotografi. Musei, rovine e riserve naturali completano l’enorme quantità di opportunità offerte da questo gruppo di isole.

Isole Orcadi. A metà strada tra le Shetland e la terraferma britannica, sono un insieme di isole con un fascino unico. Con tradizioni millenarie, la loro storia è testimoniata dai suoi numerosi resti archeologici di fama mondiale, così come la loro abbondante vita selvatica che trova in queste terre una piacevole quiete.

Isole della costa Est. Se in Occidente la vista che possiamo avere dell’Oceano Atlantico è un mare costellato di isole, nella Scozia orientale si verifica il contrario: le isole sono molto scarse, ma in estate lo spazio tra ognuno di queste, rende tali meraviglie delle vere e proprie sorprese.

Le isole più importanti della Scozia

1- Isola di Skye, “l’Isola della Scozia”

“L’isola” è senza dubbio il fiore all’occhiello della Scozia, ha tutto ed è pertanto la più accessibile. Se vuoi sapere di più su quest’isola, puoi leggere il nostro post sull’isola di Skye.

È inoltre possibile visitarla con il nostro tour di 3 giorni alle Highlands e all’isola di Skye.

2- L’isola di Arran e i suoi formaggi

Isole di Arran

Si tratta dell’isola più grande dell’intero fiordo di Clyde, nonché la settima di tutta la Scozia. Non è difficile capire perché è conosciuta come la “Scozia in miniatura” se sappiamo che tutto ciò che simboleggia la Scozia: castelli, montagne, isole, fiumi, laghi, foreste, paesini, pub, Medioevo, gastronomia, paesaggi…. si concentra su un’isola lunga 32 km e larga 16 km. Per gli amanti della gastronomia e dei distillati, ci sono pub e distillerie. Oltre al prodotto scozzese per eccellenza, troviamo il formaggio Arran, un delizioso cheddar prodotto nella zona, così come altre varietà quali Arran Blue o Arran Camembert, tutti con riconoscimento a livello britannico e mondiale.

Se ciò che vogliamo è immergerci nella sua storia, l’isola ci offre una gran varietà che inizia 9.000 anni fa, con il famoso cerchio di pietra di Machrie Moor, passando poi per le sanguinose battaglie contro i vichinghi di cui i castelli sono stati testimoni, come lo scenario di Lochranza, che alla fine rimane nelle mani del clan McDonald.

Machrie

Ebbene, se quello che vogliamo trovare è una riserva naturale, Arran offre i suoi due volti, possiamo scegliere tra il nord montuoso e il sud con spiagge quasi vergini di sabbia bianca.

In breve, Arran è considerata come una delle isole più acclamate dai visitatori, siano essi stessi scozzesi o provenienti da altri paesi.

Come arrivare:

Traghetto di un’ora da Rothesay o Claonaig

3- Isola di Lewis, Harris e i suoi tessuti

Situata nell’estremo nord-ovest della Scozia, è l’isola più grande delle Ebridi. Fa parte di un arcipelago noto come “isola lunga”, in quanto forma una stretta linea di isole che vanno da nord-est a sud-ovest.

Quest’isola è considerata come una delle più belle del mondo, solo dopo le paradisiache isole della Thailandia e del Madagascar.

Anche se in realtà è un’isola unica, la tradizione ha sempre parlato di due: l’isola di Lewis e l’isola di Harris, quest’ultima è una penisola staccata dalla prima nella parte meridionale.

Callanish Stone

La sua principale attrazione sta nell’incredibile storia che possiede, da quando i primi coloni hanno lasciato il loro segno su monumenti come l’impressionante “Callanish Standing Stones”.

Altrettanto notevole è l’influenza dei vichinghi, che hanno lasciato la loro impronta culturale nell’architettura tradizionale, nei costumi o nella lingua di origine gaelica, poiché ancora oggi è la zona in cui si concentrano la maggior parte dei parlanti di questa lingua: circa il 50% della sua popolazione. Grazie alla posizione completamente isolata, alla sua storia e alla lingua gaelica, quest’isola ha acquisito un fascino particolare.

L’Harris Tweed è un tipo di tessuto molto caratteristico che curiosamente deve il suo nome al fiume che si trova nelle Lowlands, dove è noto per la produzione di un tipo di tessuto di lana, ma, tuttavia, di qualità inferiore rispetto a quella di Lewis-Harris.

Tweed

Possiamo combinare le visite alle sue spiagge di sabbia bianca e acque cristalline, occupate da una vasta fauna di uccelli, foche, delfini e balene, con i numerosi monumenti storici, così come la sua capitale Stornoway, un’impressionante località dell’isola di architettura vittoriana.

È una delle isole meglio collegate con le principali città scozzesi e persino con Londra.

Un consiglio: se hai qualche contatto su quest’isola e il suo cognome è McLeod, assicurati del nome e dell’indirizzo, poichè tradizionalmente è stato il territorio di questo clan e la stragrande maggioranza degli abitanti ha questo cognome.

4- Isola di Iona e St Columba, l’isola sacra

Isola di Iona

Tutte le isole hanno una caratteristica che le contraddistingue, sia che si tratti di paesaggi (pieni di pace e tranquillità), che per la loro grande ricchezza (sia in termini di fauna sia di flora), senza dimenticare la storia e l’archeologia, così legate a questa terra.

Iona non è un’eccezione. Sulla costa Ovest di Mull troviamo un’isola, quasi un isolotto, anche se può generare equivoci, in quanto le sue dimensioni non rispecchiano il suo carattere.

Questo è uno dei luoghi più unici di tutta la Scozia. Se sappiamo che è conosciuta come “La culla del cristianesimo in Scozia”, sapremo già qual è la sua peculiarità.

L’origine della sua popolarità risale a quando la Scozia non aveva nemmeno un proprio nome. A partire dal VI secolo, questo piccolo punto sulla mappa ha cominciato ad essere una meta religiosa. Inizialmente era riservata alle personalità più importanti, al punto che c’erano re scozzesi, irlandesi e persino vichinghi che fecero il loro ultimo viaggio in questa specie di “Terra Santa”, che successivamente fu considerata come il grande centro di pellegrinaggio scozzese.

Se sbarchiamo sull’isola al primo incrocio, saremo accolti da una croce celtica. Questo tipo di simbolo, formato dalla tradizionale croce e da un cerchio che attraversa tutte le sue estremità, è uno dei più noti in Scozia: la Croce di Macleans, una testimonianza del passato religioso dell’isola.

Più avanti si trovano i resti dell’abbazia che un tempo vide camminare tra le sue mura uno dei santi scozzesi, St. Columba, trasformando questo spazio nella sua roccaforte per la diffusione della letteratura e della cultura durante la cosiddetta Età Oscura.

Iona

Nonostante le sue piccole dimensioni, l’isola si presenta come una grande attrazione per i più curiosi e per gli amanti della storia, e le sue acque limpide e le sue spiagge di sabbia bianca sono un luogo d’incontro con la natura nella sua forma più pura.

L’accesso all’isola avviene attraverso l’isola di Mull con un traghetto che impiega solo 4 minuti.

5- Isola di Islay, Regina delle Isole Ebridi

Whisky di Islay

Proseguiamo sulla costa occidentale scozzese, ma questa volta ci dirigiamo verso la punta meridionale delle Isole Ebridi, dove ci aspetta una delle isole più grandi.

Islay è conosciuta come la “Regina delle Isole Ebridi”, per i suoi spettacolari paesaggi, per le sue dimensioni, essendo la settima isola più grande di tutto il Regno Unito, per la sua fauna selvatica, ma soprattutto per il suo Whisky.

Se ti stai chiedendo cosa puoi fare su quest’isola, la risposta è: dipende da quello che stai cercando. Vediamo alcune delle opzioni.

Il whisky di Islay è uno dei più ambiti al mondo. Oltre al caratteristico gusto affumicato, che lo rende unico, la sua peculiarità è dovuta, secondo la popolazione locale, alla tonalità brunastra dell’acqua dell’isola. Le sue otto distillerie (Ardbeg, Lagavulin, Laphroaig, Bowmore, Caol Ila, Bunnahabhain, Bruichladdich e Kilchoman) ci offriranno sicuramente una buona varietà tra cui scegliere.

Inoltre, è ormai diventata una delle principali destinazioni per il birdwatching (osservazione degli uccelli). È necessario aggiungere le spettacolari viste panoramiche quasi vergini e la grande quantità di monumenti storici che impreziosiscono il paesaggio, regalando gioie agli appassionati degli itinerari, sia con una passeggiata in bicicletta, sia in auto o a piedi, a seconda di ciò che preferiamo.

Il suo whisky, la sua fauna selvatica e la sua storia faranno sì che quest’isola ci avvolga con il suo carattere, con la sua cultura gaelica e con i suoi cordiali e fieri abitanti. Non lascerà nessuno indifferente.

L’arrivo sull’isola avviene in traghetto dalla città di Kennacraig dopo circa 2 ore di traversata.

6- Isole Orcadi, più di 7 millenni di storia

Skara Brae

Se ci spostiamo verso nord-est incontreremo uno degli arcipelaghi più misteriosi e pragmatici di tutta la Scozia, composto da circa 70 isole, di cui solo 20 sono attualmente abitate, il che ci dà un’idea del carattere selvaggio della maggior parte di queste.

L’isola più grande viene presentata ai visitatori come la sua principale, l’isola “Mainland” e la sua capitale, Kirkwall, non solo ci offre i suoi spettacolari monumenti, ma la sua vera ricchezza risiede nella eccellente gastronomia. Grazie al generoso mare che circonda queste isole, il pesce e i frutti di mare che possiamo mangiare sono di qualità straordinaria.

Ovviamente le carni non sono da meno: vitello, ma soprattutto agnello, alimentato dai verdi pascoli che coprono la maggior parte delle isole.

Inoltre troviamo l’eccezionale e accattivante pecora North Ronaldsay delle Isole del Nord, che si nutre di alghe, dando alla sua carne un sapore inconfondibile.

Con la pancia piena, ci aspettano una moltitudine di paesaggi e monumenti, come il villaggio neolitico di Skara Brae, patrimonio mondiale dell’UNESCO, i cerchi di pietra di Mainland o, se andiamo verso le isole del sud dell’arcipelago, non possiamo perdere la storia militare di Scapa Flow o i sentieri con l’impressionante Old Man rock stack, essendo il monumento naturale più straordinario.

Old Man of Hoy

In realtà non hanno un unico fascino, ma sono adatti a tutti i tipi di viaggiatori, dagli intrepidi esploratori alla ricerca dei luoghi più remoti, ai fotografi di indimenticabili paesaggi o agli amanti della cultura e del folk.

Raggiungere le Orcadi è molto facile grazie all’elevata disponibilità di trasporto. Può essere in aereo dagli aeroporti di Glasgow, Edimburgo, Invernes e Aberdeen, o in traghetto da Aberdeen, Northlink Scrabster, Gill’s Bay o Pentland Ferries.

7- Le isole Shetland, le isole scozzesi più vichinghe

Shetland

Come nel caso precedente, è difficile comprendere l’unicità di una singola isola senza spiegare l’intero arcipelago.

La sua vicinanza ai paesi nordici contribuisce con una particolare essenza nordica, che si fonde con la cultura celtica scozzese.

Grazie ai suoi paesaggi, e sapendo che queste sono le isole più a nord tra le Isole Britanniche, la latitudine dona a queste dei luoghi e una luce che le rendono qualcosa di irresistibile per chi guarda dall’altro lato dell’obiettivo di una macchina fotografica. Inoltre sono state fonte d’ispirazione per artisti alla ricerca di spettacolari luci come l’aurora boreale.

La loro ricchezza e la loro eccezionale geologia e paesaggistica si manifestano nella creazione di zone protette, come le riserve e i parchi naturali, dove in estate le sue 19 ore di luce ci permettono di godere di passeggiate nelle riserve naturali, nelle vergini spiagge o di itinerari o percorsi costieri e percorsi di cui dispone, da dove possiamo vedere la natura selvatica nel proprio ambiente o puledri di pony di razza endogeni, Shetland.

La sua fertilità nel paesaggio e nella geologica deve essere accompagnata da una biodiversità impareggiabile, sia di uccelli sia di mammiferi marini, diventando così una delle mete preferite dai birdwatcher.

A tutto questo si aggiunge la sua ricchezza storica, con più di sei millenni di storia, con testimonianze archeologiche sparse nei giacimenti di tutte le isole.

Occorre mettere in evidenza un’epoca, il periodo vichingo, che ha lasciato il proprio segno sulle usanze e sulle tradizioni grazie ai quasi sei secoli di appartenenza al territorio vichingo.

Per raggiungere le isole, le principali opzioni sono in barca da Aberdeen tutti i giorni della settimana, con arrivo a Lerwick, o in aereo da Aberdeen, Inverness, Edimburgo e Glasgow.

8- Isola di Jura, l’isola dei cervi

Isola di Jura

Siamo andati sulla costa occidentale della Scozia per vedere l’isola che conserva il nome dato dagli stessi Vichinghi, che significa “l’isola del cervo”. La ragione di tale soprannome non è casuale, perché tra le sue peculiarità spicca la vasta presenza di questo tipo di animali, con una stima di circa 5500 esemplari rispetto ai pochi 200 abitanti.

Nonostante la sua vicinanza alla terraferma, è una delle più indomabili e inaccessibili di tutte le isole scozzesi.

Questa singolarità si concretizza in uno scenario molto apprezzato sia dagli escursionisti più determinati sia dagli alpinisti più esperti, che qui trovano un luogo per mettere alla prova le loro abilità.

Le colline note come Jura Paps e gli insoliti vortici marini sono alcune delle attrazioni naturali più frequentate dai visitatori.

Poiché non può essere altrimenti, quest’isola ha una distilleria che dà il nome al suo whisky. Si tratta di Single Malt Whisky, unico per il suo sapore forte, è famoso in tutto il mondo, con rispetto ai suoi fratelli più leggeri della terraferma.

Per raggiungere Jura, le sono partenze sono dalle 7.30am alle 18.30pm con un viaggio di appena 30 minuti di traghetto da Askaig.

Dopo aver conosciuto queste isole, è chiaro che non è necessario andare lontano e in luoghi nascosti per trovare i paesaggi migliori. Inoltre, nello stesso Forth Fjord abbiamo due isole che meritano di essere ricordate.

9- Isola di Inchcolm, il guardiano del Forth

Si trova così vicino a Edimburgo e nelle giornate serene possiamo osservarla dalla capitale scozzese, trovandosi a soli 9 chilometri di distanza. Appartiene ad un gruppo di non più di 20 isole situate all’interno del Forth Fjord. Tra tutte, Inchcolm che si distingue per la sua particolare rilevanza storica,ha ricevuto il soprannome di fanciulla di Forth.

Questa è l’isola più straordinaria che possiamo trovare nel fiordo. Piccole pulcinelle di mare o foche grigie fanno delle rocce che circondano l’isola la loro casa.

Ma se dobbiamo segnalare un elemento per cui si contraddistingue, è proprio la sua abbazia, che dà il nome alla stessa isola, in quanto significa “isola di Columba”, che è il complesso monastico meglio conservato di tutta la Scozia.

L’isola stessa è lo specchio del passato bellico del fiordo: dalle guerre contro l’Inghilterra nel Medioevo alle due guerre mondiali, che hanno lasciato il segno sulle costruzioni che circondano l’isola (fortificazioni,casematta, bunker, rovine…).

Possiamo ammirare viste spettacolari, come quelle sul ponte del Forth, sull’omonimo fiordo, o addirittura Edimburgo stesso.

Per raggiungere Inchcolm abbiamo un traghetto da South queens, che nel suo percorso abituale facendo una forma di 8 percorre entrambi i lati del Forth Bridge. Parte tre volte al giorno, il che ci permetterà di fare un giro dell’isola di almeno 90 minuti, potendo tornare con l’ultimo traghetto della giornata.

10- Bass Rock il bastone dei cormorani

Senza allontanarsi dal fiordo, ma al confine con il Mare del Nord, c’è una “piccola” isola che sorge al largo della costa scozzese con i suoi oltre 100 metri d’altezza, questa imponente roccia è il risultato di una grande attività vulcanica che ha dato origine anche ad alcune delle colline che circondano la capitale scozzese.

Quest’isola,unica nel suo genere ospita la più grande colonia di cormorani del mondo. A causa delle piccole dimensioni della roccia, mostra da lontano un bianco brillante, risultato delle deiezioni degli uccelli.

Gli attuali inquilini non fanno altro che colonizzare lo spazio che un tempo era occupato da un monastero lontano dal mondo e dedicato alla meditazione, sostituito poi da sostituito da fortezze utilizzate in diverse guerre.

Contemplare uno degli spettacoli naturalistici più suggestivi è facile grazie alle crociere organizzate dalla città di North Berwick. Ci sono diversi tipi di servizi, la maggior parte dei quali sono disponibili presso lo Scottish Seabirds Centre.

Raggiungere North Berwick da Edimburgo è molto facile sia in strada che in treno dalla stazione di Waverley.

Isola Ebrida

È indiscutibile che la Scozia ha una vasta gamma di isole che delimitano il paesaggio della sua costa. Di conseguenza abbiamo una grande varietà di scenari, dove la geografia, il clima, la storia e la fauna selvatica giocano un ruolo fondamentale nella creazione di alcune delle migliori immagini dell’intero paese, ma entro i limiti geografici ridotti che costituiscono le isole stesse.

L’elenco che precede queste parole sono solo alcuni dei nomi che possono apparire in questi e in altri elenchi, ma la realtà è che ci sono molte isole che meritano di essere incluse in questo elenco, come ad esempio:

-Colonsay il fiore all’occhiello delle Ebridi

-Isola di Raasay, soprannominata quella dei cervi rossi dai vichinghi.

-Isola di Benbecula, conosciuta come il passaggio tra il Sud e il Nord di Uist.

-Isola di Staffa, l’isola che ricordava le case dei Vichinghi.

-L’isola di Barra, con le sue spiagge bianche e incontaminate, è l’isola più abitata a ovest di tutte quelle britanniche.

-Isola di Mousa

-Isola di May, rifugio delle foche

In conclusione, conoscere la Scozia e il suo fascino nella sua interezza significa anche conoscere le sue isole.

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