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Castello di Edimburgo

Guida completa al Castello di Edimburgo: tutto quello che devi sapere

07 June 2018 Tempo di lettura 9 min 0 recensioni

Siamo sicuri che durante il tuo nella capitale scozzese troverai il tempo per conoscere l’attrazione turistica più visitata del paese. Per questo ti dedichiamo questo spazio perché possa informarti su ogni dettaglio si questa impressionante fortificazione.

Localizzazione

La prima cosa che catturerà la tua attenzione è il luogo scelto per la costruzione del castello. La scelta non poteva essere meno indicata. Si tratta di una collina vulcanica chiamata Castle Rock alla quale si può accedere solo attraverso la spianata, una enorme piazza pavimentata che si trova tra la Royal Mile e il castello. La sua difesa era abbastanza facile perché i dirupi scoscesi che lo circondano frenavano qualsiasi nemico. E come se non fosse abbastanza, anticamente esisteva un lago sul versante nord (chiamato Nor Loch) che però fu prosciugato agli inizi del XIX secolo per far posto ai bellissimi giardini di Princes Street.

Storia

Se vuoi sapere tutto sulla storia di questo castello, accompagnaci attraverso le sue distinte tappe.

Dalla preistoria alla romanizzazione

Secondo alcuni scavi realizzati nella decada del 1990, Castle Rock potrebbe essere stata abitata già in epoca molto remota. Alcuni resti portati alla luce su questa collina sono dell’Età del bronzo (IX secolo a.c.) e di distinte fasi dell’Età del ferro (VI secolo a.c. e seguenti) Infatti, si è arrivati a supporre, anche se non è stato confermato, che fosse il luogo della Scozia dove si insediarono le più antiche popolazioni.

È noto che gli abitanti di questa collina commerciarono con gli invasori romani. Questo si deve al ritrovamento di spille e ceramiche romane. C’è da ricordare che i romani conquistarono e occuparono l’isola della Gran Bretagna tra i secoli I e II d.c. L’incaricato della conquista fu il generale Gneo Giulio Agricola che la portò a termine parzialmente in solo sette anni. Parzialmente perché la sottomissione della Scozia (che chiamavano Caledonia) cessò, e gli scozzesi si ritirarono dietro al Muro di Adriano. Sembra che, come i famosi galli, i romani trovarono anche qui villaggi abitati da tenaci scozzesi.

Cosa avrebbero potuto trovare i romani al loro arrivo? Secondo alcuni esperti, si crede che il sulla Castle Rock ci sarebbe potuta essere una broch. Si tratta di una torre circolare costruita in pietra massiccia, molto simile a quelle che oggigiorno si possono visitare sull’isola di Lewis o a Mousa. Perciò, quando i romani si avvicinarono per la prima volta a questa collina, è probabile che vedessero per prime la torre e le abitazioni dei Votadini, il popolo celtico che abitava queste terre.

Alto Medioevo

Gli unici riferimenti a Castle Rock posteriori alla caduta dell’Impero Romano, si ritrovano in antiche opere letterarie. La prima è un poema gallese che parla di Din Eidyn, “la fortezza di Eidyn”. Gli esperti suggeriscono che questa fortezza era stata eretta sulla Castle Rock. La seguente menzione si trova negli annali irlandesi. Secondo la narrazione Eidyn fu assediata dagli Angli, un popolo germanico che avrebbe conquistato tutto il territorio di Edimburgo. Sarebbe stato il regno anglo di Northumbria fino a quando fu assimilato dall’Inghilterra nel X secolo.

La prima informazione su di un castello a Edimburgo la troviamo nelle cronache di John di Fordun sulla morte, nel 1093, del re Malcolm III. Il problema è che furono scritte nel XIV secolo e menzionano la regina Santa Margherita, rimasta vedova, come residente nell’ipotetico “Castello delle donzelle”. Neanche cronache più contemporanee lasciano chiaro se esistesse un castello o no. In ogni caso, a quell’epoca Edimburgo era certamente un luogo di residenza della casa reale.

Già nel XII secolo, il re David (figlio minore di Malcolm III), convocò la prima assemblea di nobili ed ecclesiastici nel castello. Per la mancanza di resti, si crede che buona parte degli edifici di difesa fossero di legno. Ne esistevano solo due in pietra, la Cappella di Santa Margherita e una chiesa dedicata a Santa Maria. La cappella è l’edificio più antico di Edimburgo e puoi visitarlo sulla sommità della rocca. La chiesa, invece, non esiste più e si suppone che si trovasse nel luogo in cui ora c’è il Monumento nazionale alla Guerra di Scozia.

Verso la fine del secolo, il re William fu sequestrato dagli inglesi che occuparono il castello per dodici lunghi anni. Per recuperarlo, fu obbligato a sposarsi con una dama inglese.

Basso Medioevo

Anche il secolo seguente fu marcato da una disgrazia. Nel 1286, il re Alessandro II morì senza discendenti e il trono scozzese rimase vacante. Il re Edoardo I d’Inghilterra vide l’opportunità di impossessarsene e così fece durante un breve periodo di tempo. Dieci anni più tardi decise di invadere e sottomettere tutto il territorio, scatenando così la Prima guerra d’indipendenza scozzese. Il castello cadde immediatamente e fu fortificato grazie all’aiuto di mastri costruttori gallesi.

Quando il re inglese morì nel 1307, il controllo dell’Inghilterra sulle terre occupate in Scozia cominciò a indebolirsi. Nella notte del 14 marzo 1314, i conte Thomas Randolph recuperò il castello. Si dice che trenta uomini guidati da un membro della guarnigione scalarono il muro sul lato nord della Castle Rock, riuscirono a intrufolarsi, sorprendere le guardie e distruggere la sua difesa. Quattro mesi più tardi avrebbero sconfitto gli inglesi nella battaglia di Bannockburn.

In seguito alla morte del famoso re scozzese Robert the Bruce, l’Inghilterra ebbe di nuovo l’occasione di invadere queste terre. La storia sembrava destinata a ripetersi. Il castello di Edimburgo fu occupato dalle forze inglesi nel 1335 e fu nuovamente fortificato. Questa volta fu il signore di Liddesdale, William Douglas, l’incaricato di recuperarlo. Usò uno stratagemma diverso che ricorda quello del mitico cavallo di Troia. Gli assalitori si travestirono da commercianti che trasportavano provviste per la guarnigione. Il carro sul quale le trasportavano venne fermato all’entrata per bloccare la chiusura delle porte e una truppa nascosta fece irruzione. L’attacco vide la vittoria scozzese e il castello fu recuperato.

Quando terminarono le Guerre di indipendenza, il re Davide II ricostruì il castello e lo trasformò nella sede del suo governo. Fu durante il suo regno che si cominciò a costruire la ormai scomparsa Torre di David. Essa era situata dove oggigiorno si trova la Batteria della Mezzaluna.

Età moderna

Questa tappa storica fu una delle più conflittuali per il castello di Edimburgo, vide quattro secoli di guerre civili e scontri tra la corona di Scozia e quella d’Inghilterra, e protagonisti come Maria Stuarda o Oliver Cromwell.

Il XV secolo

Il XV secolo cominciò con un ennesimo tentativo inglese di assediare il castello di Edimburgo. La sorte volle che finirono i viveri e gli inglesi dovettero ritirarsi. Nel 1437 le mura del castello furono testimoni di episodi agghiaccianti. Allora, il guardiano della fortezza era Sir William Crichton, un uomo che desiderava già da tempo regnare sul territorio scozzese. A tal fine, doveva debilitare la principale famiglia nobile del regno, i Douglas. Il suo piano era invitare il conte Douglas e suo fratello minore a cenare al castello. I due accettarono l’invito e morirono assassinati al termine della cosiddetta “Black Dinner”, Cena Nera, nella Torre di David. Gli alleati del conte assediarono con una rappresaglia il castello, ma non riuscirono a vendicarsi.

Durante questi anni si costruì l’area conosciuta attualmente come la Piazza della Corona e gli appartamenti reali. Si migliorò inoltre l’accesso al castello con l’apertura dell’odierno cammino a nord-est della rupe. Questo perché i tempi erano cambiati e il nuovo armamento di artiglieria richiedeva più spazio per essere manovrato. Infatti, il castello fu usato sempre più come fabbrica di arsenale e armamenti. Edimburgo si convertì nella principale fonderia della Scozia. Sfortunatamente, pochissime armi da fuoco di quell’epoca si sono conservate fino ai giorni nostri.

D’altra parte, è importante sottolineare che la famiglia reale cominciò a frequentare l’Abbazia di Holyrood, fino a quando il re Giacomo IV, ordinò la costruzione del palazzo. Il ruolo del castello come casa reale declinò in quest’epoca. Nonostante ciò, vi fu costruita la Great Hall, Sala Grande, terminata agli inizi del XVI secolo.

Il XVI secolo

Come tragico benvenuto al nuovo secolo, Giacomo IV morì in una nuova battaglia tra scozzesi e inglesi. Aspettandosi che questi ultimi invadessero la Scozia, furono aumentate le difese del castello e si costruì una muraglia intorno a Edimburgo. Nel 1517, il re Giacomo V ereditò la corona, mantenuta fino alla sua morte venticinque anni dopo. Sua figlia, conosciuta come Maria Stuarda, diventò regina a solo una settimana dalla sua nascita. Enrico VIII re d’Inghilterra cercò di forzare un matrimonio dinastico per annettersi al territorio scozzese. Per questo cercò di rapirla in numerose occasioni, fino a quando il re Enrico II di Francia le offrì protezione. In questi anni il castello di Edimburgo uscì illeso dagli attacchi inglesi.

Allerta spoiler! A tutti i fan di Reign, la serie di Netflix, siete avvisati, è vostra responsabilità decidere di continuare a leggere. Mentre a coloro a cui non importa sapere già il finale della storia, indichiamo questo articolo dedicato a Maria Stuarda

Nel 1560 morì la regina vigente, Maria di Guisa, vedova di Giacomo V. Un anno dopo tornò dalla Francia Maria Stuarda per cominciare a governare il suo regno, che però fu offuscato dalla crisi della potente nobiltà protestante scozzese. Il castello di Edimburgo fu il luogo dove diede alla luce il futuro re Giacomo VI. I suoi matrimoni inappropriati e le rivolte nobiliari la portarono ad essere confinata ed esiliata. Il capitano di Edimburgo avrebbe poi ceduto il castello al reggente Moray. Questi si appropriò del potere in nome del bambino e forzò l’abdicazione di Maria Stuarda.

Quello che seguì fu una sanguinosa lotta tra i sostenitori di Maria e di suo figlio Giacomo VI. Lo scontro involucrò il castello di Edimburgo, che fu difeso da un sostenitore della causa di Maria, William Kirkcaldy di Grange. L’assedio (conosciuto come Lang Siege) durò due anni, fino a quando la città, con castello incluso, fu consegnata ai sostenitori del re. Nonostante ciò, Grange non volle lasciarlo e cominciò a bombardare la città. Quasi senza viveri né acqua, il suo esercito sopportò l’attacco dell’artiglieria inglese che durante dodici giorni, nel maggio del 1573, lanciò 3000 proiettili contro il castello. I danni causati furono molto gravi, e la resa non si fece aspettare. Grange e suo fratello furono condannati alla forca.

Il XVII secolo

Questo fu un secolo di riparazioni per il castello. Fu ricostruito il contrafforte, la nuova Batteria della mezza luna e la Portcullis Gate. Inoltre si provvide a dare un aspetto più lussuoso alla struttura, nonostante il re Carlo I continuasse a preferire il soggiorno nel palazzo della Holyroodhouse. Anche questo secolo fu particolarmente inquieto. Scoppiò la guerra civile tra i sostenitori del Re e i convenanters presbiteriani. Questi ultimi, guidati da Alexander Leslie, si impossessarono del castello di Edimburgo in due occasioni. Fu allora quando il contrafforte subì gravi danni e venne demolito. Come se non bastasse, anche Oliver Cromwell invase la Scozia nel 1650, sconfiggendo i convenanters e impadronendosi della fortificazione.

Dal 1660 al 1623, il castello ebbe una guarnigione, ma continuò a essere testimone di azioni militari e politiche. Molti nobili furono incarcerati qui per tradimento alla Corona o per dispute religiose. Alla fine del XVII secolo, ci fu un altro tentativo di assedio. Questa volta per l’ostinazione del governatore del castello, il duca di Gorgon, che non riconobbe Guglielmo di Orange come re di Scozia.

L’XVIII secolo

Con la stessa tensione cominciò l’XVII secolo, con la prima rivolta dei giacobiti. Il castello di Edimburgo fu l’obiettivo di un centinaio di giacobiti, che però non riuscirono a portare a termine l’intento di conquistarlo. Tra gli anni venti e trenta, si realizzò un rinforzo importante delle sue difese. Si devono a quest’epoca la maggior parte dell’artiglieria e i bastioni dei lati nord e ovest. Queste migliorie servirono a far fronte all’ultima azione militare che videro le sue mura, la seconda rivolta giacobina del 1745.

Tra la fine di questo secolo e gli inizi del seguente, la funzione del castello fu quella di carcere. I suoi sotterranei ospitarono molti prigionieri di guerra di tutti i conflitti che affrontò l’Inghilterra, come la Guerra dei sette anni, la Guerra di indipendenza dagli Stati Uniti o le Guerre napoleoniche. Fu questo il momento scelto per la costruzione di diversi edifici militari, come le caserme, le polveriere e la Casa del Governatore.

Storia contemporanea

A partire dal XIX secolo, il castello perdette il suo uso come carcere per diventare monumento nazionale. Sir Walter Scott recuperò i Gioielli della Corona, che si credevano perduti, e il cannone Mons Meg fu restituito dalla corona inglese. Nel 1830, il castello era già aperto al pubblico. Dalla metà di questo secolo si programmarono numerose riforme, ma solo poche furono portate a termine.

Agli inizi del XX secolo, il castello fu utilizzato di nuovo come prigione provvisoria durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1991 passò sotto la tutela della Historic Scotland e fu nominato Scheduled Ancient Monument nel 1993. Gli edifici e la struttura godono della più alta protezione patrimoniale del Regno Unito. La città vecchia e quella nuova di Edimburgo, inoltre, sono Patrimonio dell’Umanità, iscritte dall’UNESCO nel 1995, e sono descritte come “dominate da una fortezza medievale”.

Edifici e spazi di interesse

Come già sai, oltre al castello, la fortezza ospita all’interno delle sue mura un gran numero di edifici e spazi che vale la pena scoprire.

La spianata

La spianata del Castello di Edimburgo

È il primo luogo che attraverserai prima di entrare nel castello. Come abbiamo detto, è un’ampia piazza pavimentata, su un piano inclinato, che collega la Royal Mile alla fortezza. Si stima che nel luogo che occupa attualmente furono bruciate sul rogo più di duecento persone accusate di stregoneria tra il 1563 e il 1722. Ogni anno si svolge qui la parata militare conosciuta come Military Tattoo. È inoltre un luogo meraviglioso da dove contemplare la vista della città e visitare una delle batterie del castello più famose, la Batteria della Mezza Luna.

La porta d’ingresso

La porta d’ingresso del Castello di Edimburgo

Sicuro che ti sorprenderà la magnifica entrata alla cerchia delle mura. È fiancheggiata dalle statue di Robert the Bruce e William Wallace, e conduce alla Porticullis Gate, una porta del XVI secolo che cominciò a essere costruita dopo il famoso Lang Siege. Al di sopra di questa porta si trova la torre di Argyle (Argyle Tower). Fu chiamata così perché vi fu rinchiuso il conte di Argyle prima di essere giustiziato. Un po’ più avanti, seguendo i merli, potrai osservare le batterie di cannoni di Argyle e Mills Mount. Da qui potrai godere di una imperdibile panoramica della New Town. Ah! E proprio nel Mills Mount si trova il famoso One O’Clock Gun, il cannone che spara per dare il segnale orario alle 13.
A nord e a est della torre Argyle ci sono gli edifici militari costruiti nel XVIII secolo. Tra questi spiccano la Casa del Governatore e gli alloggi militari, oggi convertiti in musei.

La cappella di Santa Margherita

La cappella di Santa Margherita nel castello di Edimburgo

Sulla parte più alta della collina si trova la cappella dedicata a questa principessa inglese che si sposò con il re scozzese Malcolm III nel 1070. Vanta l’onore di essere l’edificio più antico di Edimburgo. Si tratta di una cappella di stile romanico, probabilmente fu costruita nel XII secolo da Davide I. Con la riforma protestante cadde in disuso. Sopravvisse a numerosi assedi, fu usata come polveriera e infine fu restaurata a metà del XIX secolo.

Il Mons Meg e i cannoni del castello

Il Mons Meg e i cannoni del castello di Edimburgo

Il Mons Meg è uno dei cannoni d’assedio meglio conservati del XV secolo. Si tratta di una bombarda di ferro che fu incaricata dal duca di Borgogna, Filippo il Buono, a Juan Cabier (un mercante di artiglieria), per 1536 sterline e 2 paghe. Quando fu costruito, il cannone superava i 4 metri e mezzo di lunghezza e pesava più di sette tonnellate. Fu utilizzato in vari scontri fino al 1682, quando esplose accidentalmente. Quello che vediamo oggi fu conservato nella London Tower fino al 1829, anno in cui Walter Scott fece da mediatore per ottenere il suo ritorno in Scozia.

Ma oltre a questa antica bombarda, il Castello di Edimburgo possiede un’impressionante collezione di artiglieria pesante. Per esempio, il One O’Clock Gun era originariamente un cannone da 18 libbre che richiedeva quattro uomini per essere caricato. Con gli anni fu cambiato con uno da 32 e un altro da 25 libbre. Oggigiorno è un’arma leggera e moderna messa in funzione nel 2001.

L’idea che questo cannone indicasse l’ora fu di John Hewitt, un mercante di Edimburgo che ne aveva visto uno simile a Parigi nel 1846. La sua idea si evolse quando fu collocata una time ball, palla oraria, sul monumento a Nelson, come segnale visivo per le barche che navigavano nell’estuario del Forth. La proposta di Hewitt di integrare questo segnale visivo con uno uditivo fu accettata, e nel giugno del 1861 si sparò per la prima volta. Da allora si continua a sparare una salva alle 13, tranne la domenica, il Venerdì Santo e il giorno di Natale.

Piazza della Corona

La maggior parte degli edifici della cima si dispongono intorno alla Crown Square. Fu costruita nel XV secolo, come cortile principale del castello durante il regno di Giacomo III. A nord della piazza si trovano il National War Memorial e lo Scottish National Memorial. A ovest c’è il Palazzo della Regina Anna (Queen Anne Building), mentre a est il Palazzo Reale (Royal Palace). A sud, invece, c’è la Great Hall, costruita nel XV secolo, per Giacomo IV, da usare come sala delle cerimonie. Fu usata anche come Parlamento scozzese fino al 1639. Oliver Cromwell la usò come caserma per i suoi soldati. Dopo questo uso militare, il deterioramento rese necessaria una riforma attuata nel XIX secolo. Ad ogni modo, il tetto di travi di legno è quello originale del XVI secolo.

I sotterranei del castello

Si trovano proprio sotto la Great Hall, ma vi si accede dalla Crown Square. Durante gli anni i sotterranei hanno svolto differenti funzioni: carceri, magazzini, panifici… Al giorno d’oggi si può visitare un’esposizione che ricrea lo scenario delle prigioni del XVIII secolo e inizi del XIX, la Prisons of War Exhibition. Qui potrai ammirare numerosi oggetti appartenuti ai prigionieri francesi e americani, inclusi vari portoni con incisioni realizzate da loro stessi. Come abbiamo commentato prima, furono molte le guerre che videro partecipe la corona inglese, che arrivò a incarcerare in questo luogo più di mille prigionieri.

Il Palazzo Reale

Il Palazzo Reale del Castello di Edimburgo

La costruzione del Royal Palace iniziò a metà del XV secolo, durante il regno di Giacomo IV, e originariamente era collegato con la Torre di David. L’edificio subì vari restauri, tra quali il più importante nel 1617, quando si costruirono le residenze reali. Al suo interno di trova la Laich Hall, costruita nel 1671 per fare da salone per ricevimenti e sala da pranzo per Giacomo VI. Attualmente si usa ancora per lo svolgimento di atti istituzionali. Aumenta la sua importanza storica la camera dove Maria Stuarda diede alla luce il futuro re Giacomo VI il quale unì le due Corone di Scozia ed Inghilterra nel 1603.

Al primo piano potrai visitare anche le sale costruite nel XVII secolo per proteggere e custodire gli Honours of Scotland, i Gioielli della Corona scozzese, di enorme importanza perché sono i più antichi d’Europa. Sono al sicuro in una camera blindata e la loro storia è interessante. Erano stati dimenticati fino a quando Walter Scott, nel 1818, li riportò alla luce. Gli fu concesso un permesso per poter accedere alle camere reali e cercare questi gioielli che erano tenuti nascosti e sotto chiave. Un altro dei grandi simboli della monarchia scozzese è la Pietra del Destino che era utilizzata durante le cerimonie di incoronazione dei re scozzesi. Dopo un lungo periodo passato nell’abbazia di Westminster a Londra, fu restituita alla Scozia nel 1996.

National War Museum of Scotland

National War Museum of Scotland nel Castello di Edimburgo

Il museo nazionale della guerra di Scozia è un museo dedicato agli amanti della storia militare, ma anche a tutti gli appassionati di storia in generale. Si trova all’estremo ovest del castello, in quello che anticamente era un ospedale. Fa parte del Museo Nazionale di Scozia e copre quattrocento anni di storia militare del paese. Dal XVII secolo fino praticamente ai giorni nostri. Nelle esposizioni troviamo qualsiasi tipo di oggetto legato alla guerra, dalle uniformi alle armi, a quadri, ritratti di militari, ecc. periodicamente vi si organizzano anche esposizioni temporali che valgono la pena di essere visitate.

Altre informazioni utili

Vogliamo riassumerti un po’ quello che devi tenere a mente prima di visitare il castello di Edimburgo.

A seconda del mese che sceglierai, ci sono orari diversi. Da aprile a settembre apre dalle 09.30 alle 18.00. Da ottobre a marzo, invece, dalle 09.30 alle 17.00. Chiude i giorni 25 e 26 di dicembre e a Capodanno ha un orario speciale dalle 11:00 alle 17:00.

L’ingresso costa £19.50 (verificato il 27 settembre 2019) e ti permette l’accesso a tutti i musei e mostre del castello. Considera anche che il Castello di Edimburgo è una delle attrazioni turistiche incluse nell’Explorer Pass, la carta turistica che ti permetterà di risparmiare alcune sterline se hai intenzione di visitare vari musei, monumenti ed edifici storici in tutta la Scozia.

Speriamo che questa Guida al Castello di Edimburgo sia stata utile per pianificare la tua visita nella capitale scozzese. Se hai qualche dubbio o vuoi prenotare la visita guidata al Castello di Edimburgo saremo felici di aiutarti.

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