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La Pasqua in Scozia

28 March 2014 Tempo di lettura 6 min 0 recensioni

Come vivono gli scozzesi la Settimana Santa e la Pasqua?

Molto spesso la Settimana Santa e la Pasqua sono una delle occasioni che si ha per viaggiare e scoprire nuove tradizioni. In questo post vi racconteremo come si celebra questa importante festività in Scozia: infatti, anche se si tratta di un momento che appartiene e si celebra in tutta la comunità cristiana, anche in questo campo, gli scozzesi presentano qualche peculiarità che vale la pena di menzionare. Ecco a voi, dunque, una breve rassegna su come si vive questa settimana fuori dai confini della terra della colomba, delle processioni e dell’agnello. Una rassegna che vi farà scoprire altre affascinanti tradizioni al di fuori delle uova di cioccolato e della gita fuori porta del lunedì dell’Angelo.

Cos’è la Pasqua?

Crocifissione, Raffaello Sanzio
Crocifissione. Raffaello Sanzio. Public Domain via Wikimedia commons

In Scozia la Pasqua si conosce con il nome di Easter, e come sappiamo è la commemorazione della passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo nel terzo giorno dopo la Crocefissione sul Golgota, come raccontato nel Nuovo Testamento. Si tratta del culmine della Passione del Cristo che è stata così tanto rappresentata, e celebrata, per mostrarci quanto soffrì per la salvezza dell’Umanità. È anche poi il compiersi della Quaresima: i quaranta giorni di digiuno, preghiera e penitenza.

Il nome “Easter” proviene dall’inglese antico “eastre”, una parola che deriva dal tedesco “Ostern” che si riferisce alla celebrazione della Pasqua e che si crede provenga dal nome di una dea relazionata con i temi della fertilità e della primavera, e che si conosceva con il nome di Austron”. Furono quindi i cristiani anglosassoni che adottarono questo termine e lo legarono al rito religioso della Resurrezione di Cristo.

L’ultima settimana della quaresima è quella che noi celebriamo come la Settimana Santa. Qui prende il nome di Holy Week e in essa troviamo i giorni del Eastrer Triduum” (Triduo Pasquale): il periodo di tre giorni che comincia con il “Maundy Thursday” (Giovedì santo) e che termina con le ultime preghiere della Easter Sunday” (Domenica di Pasqua) nei quali si ricordano la dolorosa passione, la morte e la resurrezione di Gesù.

Cosa si mangia a Pasqua in Scozia

Hot Cross Buns
Hot Cross Bun. Fonte: fabiform [GFDL or CC-BY-SA-3.0], via Wikimedia Commons
Qui si dice che la Pasqua si celebra più o meno come in qualsiasi altro paese cristiano, ma se veniamo a vistare questi luoghi in queste date, ci troveremo di fronte a tradizioni mai viste. Per esempio uno dei dolci tipici di questi giorni qui si chiama “hot cross bun” ed è un piccolo pane dolce che si serve caldo e che porta una croce di zucchero disegnata. Si tratta di un impasto dolce e speziato che si decora con uvetta e che si mangia tradizionalmente il Venerdì Santo, non solo qui, ma anche in Canada, Sudafrica, Australia e Nuova Zelanda. Sembra che, persino prima dell’enorme espansione della religione cristiana durante l’alto medioevo, già si contrassegnassero i pasticcini con un segno a forma di croce perché si credeva che “spaventasse gli spiriti maligni evitando che il pane diventasse raffermo o stopposo”.

Agnello arrosto di Pasqua
Agnello arrosto di Pasqua. Fonte: orangem [CC0 PD] via Pixabay

Era un dettaglio che tutti i fornai o pasticceri conoscevano e che i clienti cercavano. Potremmo dire che nel mondo degli affari di quell’epoca il marketing, la devozione e la superstizione avevano un ruolo importante. A partire dalla Riforma Protestante, la vendita degli Hot Cross Bun fu proibita tranne che in occasioni speciali, come il Venerdì Santo, ed era prevalentemente fatto in casa per non incorrere nelle salate sanzioni. Probabilmente ormai erano solo il pane, le torte e le paste a portare la croce per celebrare il Venerdì Santo nel contesto delle preghiere e benedizioni per l’adorazione della Crocefissione. A partire da questo momento i dolci con questo segno cominciarono ad essere considerati qualcosa di unico e speciale, e già dal secolo XVII venivano chiamati “Good Friday Buns” e si consideravano dolci per le classi più umili che si concedevano il piacere di mangiarli, come omaggio, durante le feste pasquali. Verso il secolo XVIII nelle città più grandi questi dolci si vendevano quasi tutti i giorni della Settimana Santa ed era impossibile non notarli perché i mercanti li pubblicizzavano gridando per le strade: “One larger-a-penny, tow smaller-a-penny, hot cross buns!” (Uno grande per un penny, due piccoli un penny, hot cross buns!). La prima volta che si usa il nome “Hot Cross Buns” per questi dolci risale alla metà del secolo XVIII, come vediamo registrato in un poema che fu composto in loro onore:

Cranachan Pudding
Cranachan Pudding. Fonte: Smabs Sputzer [CC BY 2.0] via Flickr
“Good Friday comes this month—the old woman runs
With one or two a-penny hot cross buns,
Whose virtue is, if you believe what’s said,
They’ll not grow mouldy like the common bread.”

Lo potremmo tradurre più o meno in questo modo:

Il Venerdì Santo arriva questo mese- la vecchia signora corre
Con uno o due hot cross bun per un penny
La cui virtù, se credete a quanto si dice,
è di non diventar mai raffermi come succede al pane comune.”

Qualcosa che invece gli scozzesi hanno in comune con altre culture è il costume di fare un grande pranzo familiare la “ Easter Sunday” (Domenica di Pasqua). Normalmente il piatto principale è un arrosto di agnello, il “Roast Lamb”, mentre a Natale è di solito preferito il tacchino. Il menù tipico si apre con un primo piatto leggero, come ad esempio una zuppa o una crema di carote con coriandolo, di patate o rape; creme di porri e patate; zuppe di cavolfiori e pancetta, ecc.. Il piatto principale, come dicevamo, consiste in un bel taglio di carne come agnello o vitello e, per finire, un dessert che di solito presenta una buona dose di zucchero: profitterol con cioccolato, torta di mele o il famoso dessert di lamponi Scottish Cranachan”.

Cosa si fa a Pasqua in Scozia

Uova di Pasqua dipinte
Uova di Pasqua o “Easter Eggs”. Fotne: geralt [CC0 PD] via Pixabay

Mangiare dolci durante le feste importanti è qualcosa a cui siamo abituati, ma una delle tradizioni più famose del Regno Unito, l’“Egg Rolling Contest” sicuramente vi sorprenderà! Potremmo tradurlo come “La corsa delle uova rotolanti”. Vista la grande espansione dell’impero britannico, questa usanza è diffusa in molti luoghi del mondo come Asia, America, Canada, ma qui nel Regno Unito presenta alcune peculiarità. Questa gara consiste nel prendere delle uova, decorarle ben bene e lanciarle giù per le colline più verdi delle città ricordando così una festa millenaria che ha origine nel contesto della Pasqua ebraica. Il nome di questa festa era “Passover”, e oggi la si conosce come “pace-egging” (letteralmente “a ritmo di uova“). Alcuni dei luoghi più tradizionali per la celebrazione di questo evento, che oggi si è convertito quasi in una competizione, sono: Penrith, la collina di Bunkers a Derby e la nostra amatissima collina di Arthur’s Seat a Edimburgo. Anticamente, le uova si avvolgevano in bucce di cipolla e si bollivano cosí da assumere una colorazione dorata, oggi semplicemente si dipingono. Le uova erano un simbolo tradizionale di fertilità e rinascita già nella cultura pagana, più avanti il cristianesimo accolse questa tradizione per rappresentare, durante il periodo della Settimana Santa, l’uscita del Cristo dal sepolcro, con la rimozione della pietra che bloccava l’entrata della tomba, e la sua risurrezione.

In questa festa a Edimburgo è coinvolta non solo la Arthur’s Seat, ma anche la Hopetoun House di South Queensferry, dove si realizza ciò che si conosce come Easter Egg stravaganza”, che si celebra durante la “Easter Sunday”. In questa occasione si insegna ai bambini, e perchè no, anche agli adulti più curiosi, a dipingere le uova e lanciarle nel modo giusto giù per una collina, e si fanno altre attività divertenti per partecipare a tutte le tradizioni della celebrazione della Pasqua insieme a tutta la famiglia. D’altronde, non potevamo aspettarci diversamente da una delle città più family friendly che ci siano, a misura di bambino.

Coniglietto pasquale
Coniglietto Pasquale o “Easter Bunny”. Fonte: eismanhans [CC0 PD] via Pixabay

Nel contesto delle famose “Easter Eggs”, come non menzionare l’illustre “Easter Bunny” (il coniglietto pasquale). Si tratta di un personaggio fantastico, rappresentato da un coniglio con un aspetto furbetto e simpatico che si dedica a portare le famose uova per la corsa. L’origine di questa figura sembra risalire alla Germania luterana, quando a questa “Easter Hare” (qui riferendosi alla lepre pasquale) si diede un ruolo “giudiziario” molto importante: si incaricava di decidere se i bambini si erano comportati bene o male all’inizio della Settimana Santa, un po’ come fanno Santa Lucia o Babbo Natale durante il periodo natalizio. Secondo la leggenda, portava uova colorate in un piccolo canestro accompagnate da dolci e, a volte, giocattoli per i bambini buoni.

La rappresentazione di lepri (hare) e coniglietti era abbastanza comune già durante il Medio Evo quando ancora resisteva l’ancestrale credenza che fossero ermafroditi. L’idea che una creatura potesse riprodursi e dare la vita senza perdere la sua verginità portò a una associazione diretta di tali creature con la Vergine Maria. Per questo troviamo queste figure incise in miniature, manoscritti e affreschi dell’epoca pre-cristiana e dell’alto medioevo. Si arrivò a consacrare tanto questa figura che finí per simbolizzare persino la santa Trinità, ed è per questo che si possono trovare rappresentazioni di tre lepri legate l’una all’altra a formare una specie di cerchio nei luoghi più prominenti degli edifici religiosi, come per esempio, nei frontoni e nei portali di accesso ai templi.

Rappresentazione di tre lepri nel Paderborner Dom, Germania
Rappresentazione di tre lepri nel Paderborner Dom, Germania. Fonte: Zefram [GFDL or CC BY 3.0-2.5-2.0-1.0], via Wikimedia Commons

Come vediamo, simboli molto importanti per la Chiesa, che furono addirittura collegati a emblemi massonici. Esiste anche una leggenda secondo la quale “un giovane coniglio aspettò ansioso per tre giorni che il suo amico Gesù finisse le sue preghiere nel giardino del Getsemani (ai piedi del Monte degli Olivi a Gerusalemme)” prima di essere arrestato dalle truppe di Ponzio Pilato. La mattina seguente Gesù tornò al giardino per essere ricevuto dal suo amico. Il pomeriggio dello stesso giorno si ritrovò una pianta di ortica in fiore, ma al centro del fiore c’era l’immagine di un coniglio in ricordo del piccolo e fedele amico di Gesù. Si racconta che poi il coniglio rimase a guardia del santo sepolcro e fu testimone della risurrezione. Quando vide Gesù uscire dalla tomba, si rese conto che doveva dare questo messaggio all’umanità intera. Al fine di farsi comprendere da tutti decise di usare il simbolo delle  uova  (dalle quali rinasce una nuova vita), e le dipinse per mostrare che si trattava di una buona notizia. In generale sia i conigli che le lepri e le uova sono sempre stati simboli associati alla fertilità e alla vita. Questi animali molto prolifici portano uova tradizionalmente nelle date vicine all’equinozio di primavera, quando vengono alla luce i loro cuccioli e che di solito coincidono con la festa della Pasqua.

Dopo questa breve rassegna abbiamo potuto vedere come la “Easter”  non sia una data triste da queste parti, al contrario è un’occasione piena di allegria, come si può ben intendere dalla presentazione di diversi manicaretti che si gustano in famiglia. Per finire possiamo aggiungere che questi giorni sono molto attesi dagli studenti. Nel periodo di vacanza, infatti, di solito festeggiano con le famiglie in case di campagna, parchi naturali, visitando castelli e un infinità di monumenti che si trovano in questo Paese, o partecipando alle innumerevoli battute di caccia alle uova di Pasqua.

Inoltre, la Pasqua può essere un ottimo periodo per visitare la Scozia. Grazie al clima un pò più clemente e agli eventi che si organizzano per quella settimana, anche gli appassionati di cultura potranno trovare di che divertirsi. Il “Festival Internazionale della Commedia di Glasgow” si tiene proprio in quei giorni, e per gli amanti della scienza, anche l’acclamato “Festival Internazionale della Scienza di Edimburgo” coinciderà quest’anno con la Settimana Santa. Se però ancora non siete convinti, date un’occhiata agli altri festival che Edimburgo ha in serbo per quest’anno. Ma se verrete a passare le vacanze di Pasqua in Scozia, ora sapete già qualcosa in più sulle sue tradizioni, i piatti tipici e gli eventi speciali che si preparano per questa grande festa. Non vi resta che provarle di persona!

Buona Pasqua a tutti e a presto qui a Edimburgo!

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