Un caratteristico angolo di storia
Quando si arriva a Dunkeld, ci si trova di fronte a qualcosa di diverso da quello che ci si aspetta quando se ne sente parlare. Sembra impossibile che una città così piccola abbia così tanta storia e che in realtà sia uno dei luoghi più belli della Scozia. Infatti, il paesino è costituito da non più di 35 case, tutte bianche, incastonate tra il fiume Tay da un lato e la foresta di Birnam dall’altro. Chiunque si addentri in questo posto quasi magico, non può far altro che restarne incantato.
1. La Cattedrale di Dunkeld
L’edificio più emblematico ed importante è senza dubbio la Cattedrale di Dunkeld. Attorno ad essa si estende una vasta area ricoperta dal tipico prato “all’inglese”, sempre verde, con numerose panchine per rilassarsi. Durante le rare gionate di sole si possono fare delle foto molto suggestive al profilo della cattedrale, ma la vista di cui si gode dalle tranquille sponde del fiume è impagabile anche con il tipico tempo grigio scozzese.
La cattedrale, così come la città che la ospita, ha alle spalle una storia ricca di avvenimenti. La sua particolarità risiede nel fatto che metà dell’edificio è in rovina, mentre l’altra metà continua ad essere utilizzata come luogo di culto. La sua storia comincia nell’850 d.C., quando le reliquie di San Columba furono portate qui dall’isola di Iona. Kenneth MacAlpin, conosciuto come il primo Re di Scozia, costruì qui una chiesa in pietra per conservare le reliquie e nominò Dunkeld capitale del regno. Ma durante la riforma protestante, nel XVI secolo, le reliquie furono trasferite in Irlanda.
Nonostante la perdita delle reliquie, la Cattedrale non perse la sua importanza, ma fu comunque gravemente danneggiata due volte. La prima nel corso della Riforma Religiosa, durante la quale molti conventi, abbazie e monasteri furono bruciati, e innumerevoli opere d’arte distrutte, dai seguaci del predicatore presbiteriano John Knox. La seconda volta, la cattadrale fu attaccata durante la battaglia di Dunkeld nel 1689. Siamo al tempo della prima Rivolta Giacobita e la città si trova al centro del conflitto tra i sostenitori di Giacomo VII di Scozia e II d’Inghilterra e quelli di Guglielmo d’Orange, incoronato re col nome di Guglielmo III. In quell’occasione, buona parte della città fu distrutta: al giorno d’oggi è ancora possibile vedere i segni lasciati dalle pallottole sulle mura della cattedrale.
Orari di apertura:
- 10.00 – 18.30 da Aprile a Settembre
- 10.00 – 16.00 da Ottobre a Marzo
2. Il fiume Tay
Con i suoi 188 km, il fiume Tay è il più lungo della Scozia ed il sesto in tutto il Regno Unito. Nel suo percorso verso il mare attraversa diverse città, tra cui Dundee e Perth, e in mezzo alle quali si apre il delta che sfocia nel Mare del Nord in un altro grande fiordo scozzese. Nel 1878 si aprì ufficialmente il Tay Rail Bridge, che attraversava il fiordo a Dundee come parte della East Coast Main Line. Questa linea ferroviaria aveva lo scopo di collegare Aberdeen con Edimburgo e idealmente con Londra. Ma alla fine di dicembre del 1879, il Tay Rail Bridge, messo a dura prova da una tempesta invernale, crollò mentre un treno vi passava sopra. Nell’incidente rimasero uccisi 75 passeggeri e tutto il personale del treno una tragedia immensa per tutta la nazione. Il ponte fu poi ricostruito, affidando il progetto ad un altro ingegnere, e negli anni Sessanta fu affiancato da un ponte per le auto, il Tay Road Bridge.
Il fiume Tay è un sito di interesse anche per quanto riguarda la fauna. Ospita infatti una ricca popolazione di Salmoni dell’Atlantico, l’Ostrica d’acqua dolce e la Lontra europea. L’ostrica d’acqua dolce è una delle specie a maggior rischio d’estinzione di tutta la Scozia e nel Tay si trovano circa 2 terzi dell’intera popolazione mondiale.
3. La foresta dell’Hermitage e il poeta Ossian
Vicino alla città di Dunkeld, si trova la Foresta dell’Hermitage, un bosco fiabesco, ideale per fare passeggiate tra cascate e fiumi. Questa è una delle tappe del nostro Grand Tour della Scozia di 8 giorni. Qui si trovano gli alberi più alti di tutto il Regno Unito, che si dice abbiamo ispirato persino J.R.R. Tolkien. Il più alto in assoluto è un abete di oltre 60 metri!
Durante l’escursione attraverso il bosco, si scoprono i misteri che custodisce, arrivando fino alla Sala degli Specchi e alla Grotta di Ossian. La prima è una piccola costruzione in stile georgiano, che si trova appena più in alto di una cascata ed è stata costruita dal Duca di Atholl nel XVIII secolo. La grotta di Ossian, o Hermitage Cave, è invece una piccola cappella che è stata costruita intorno al 1760 dal Conte di Breadalbane che invano cercò di trovare un eremita che accettasse di vivere lì. Ossian è il presunto autore di una serie di poesie che James Macpherson affermò di aver tradotto dal gaelico scozzese. È anche il protagonista di una serie di racconti, molto famosi soprattutto nella mitologia irlandese. Il più conosciuto è quello che narra la storia di sua madre, Sadhbh.
Si racconta che la donna aveva rifiutato le attenzioni del druido oscuro, Fer Doirich che l’avrebbe voluta come amante. Per punirla, il druido la trasformò in un cervo. Passarono tre lunghi anni finché un giorno uno dei servitori di Fer Doirich, impietosito, rivelò a Sadhbh che se si fosse recata nel territorio dei Fianna, un gruppo di guerrieri indipendenti, il druido non avrebbe avuto più alcun potere su di lei.
Quando lei giunse in quel territorio, Fionn Mac Cumhaill, il leader dei Fianna, era a caccia con i suoi cani. Anche loro erano vittime di un incantesimo che li aveva trasformati in animali e, riconoscendo un essere umano nel cervo che videro, non vollero ucciderlo. Così la maledizione si ruppe e davanti agli occhi sbalorditi di Fionn apparve una fanciulla bellissima.
I due si innamorarono e Sadhbh presto rimase incinta. Ma un giorno, mentre Fionn era impegnato in battaglia contro i Vichinghi, il druido oscuro tornò a minacciare la donna. Assunse l’aspetto del marito e la convinse ad andargli incontro. Quando lei si avvicinò, Fer Doirich si mostrò per quello che era e ancora una volta trasformò la fanciulla in cervo. Per sette anni Fionn cercò la sua sposa disperatamente ma non la trovò mai. Un giorno però incontrò un bambino che era cresciuto nel bosco. Nel suo viso riconobbe i lineamenti della moglie. Capì allora che si trattava di suo figlio, lo prese con sé e lo chiamò Ossian, “piccolo cervo”.
4. La foresta di Birnam
Sempre nei pressi di Dunkeld si trova la foresta di Birnam, molto famosa per il suo legame con una delle più note tragedie di Shakespeare. Nel Macbeth, il Re Duncan di Scozia viene ucciso da Macbeth al fine di ottenere il trono. Una volta re, però, questi viene sconfitto in battaglia da Malcolm, figlio di Duncan e legittimo erede al trono. L’intera storia è scandita dalle profezie di tre streghe che prima prevedono l’ascesa al trono di Macbeth e poi la sua sconfitta. Come tutte le profezie, anche quelle delle tre streghe sono terribilmente ambigue, e Macbeth, all’inizio, pensa che il suo regno sia salvo. “Macbeth non verrà mai sconfitto” dicono le streghe “finché il grande bosco di Birnam non avanzi verso l’alto colle di Dunsinane contro di lui”. Ma l’esercito di Malcolm e MacDuff, decide, per camuffare la propria avanzata, di tagliare i rami di alcuni alberi e nascondersi dietro di essi. In questo modo, quando l’esercito avanza, dal castello di Macbeth sembra proprio che la foresta si muova. Così avrà luogo la battaglia finale in cui Malcolm ottiene il trono e Macbeth viene sconfitto e ucciso da MacDuff.
Con tutti questi racconti, il fascino di Dunkeld attira ancora oggi diversi visitatori, che approfittano di quest’oasi di tranquillità e relax per assaporarne la natura e la storia. Durante la nostra escursione estiva a Loch Ness, questa è l’ultima fermata prima di arrivare ad Edimburgo. La cittadina, a 1 ora e 40 minuti dalla capitale, è un luogo ideale dove rilassarsi dalla lunga giornata, che lascerete a malincuore, ma felici di aver trovato un angolo di mondo tanto speciale.
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