La capitale delle Highlands
Inverness è la capitale delle Highlands nonché la città più settentrionale del Regno Unito. Luogo con una storia intensa, ricca di avvenimenti che hanno avuto ripercussioni importanti per tutta la Scozia, Inverness è oggi un vivace centro urbano in continua crescita che vanta la miglior qualità della vita del Regno Unito. Partendo da Edimburgo, è possibile visitare la città e scoprire le sue storie con il Tour di 3 giorni all’isola di Skye organizzato da Scozia Tour, che prevede una sosta per il pranzo nella capitale delle Highlands. Se invece la vostra sete di conoscenza e Scozia non si placa facilmente, vi consigliamo il Gran Tour di 8 Giorni, con il quale passerete due notti a Inverness e avrete la possibilità di visitare altre attrazioni di cui vi parliamo in questo post, come il fortino militare Fort George, usato ancora oggi dall’esercito britannico.
In città
Inverness è una città molto viva dal punto di vista culturale e sociale. Qui ha la sua sede centrale l’Università delle Highlands e Islands, una federazione di quindici college e centri di ricerca responsabile della formazione dei cittadini delle Highlands e delle isole scozzesi. Uno dei settori chiave dell’economia della città è proprio la ricerca in campo medico, svolta all’interno del suo Centre for Health Science. Un altro settore molto importante e più tradizionale è quello della distillazione del whisky, la bevanda preferita dagli scozzesi e strettamente legata alla loro storia. Un’ampia gamma di whisky si può assaggiare nei tanti pub della città, dove quasi tutte le sere è anche possibile assistere a performance di musica e danze tipiche delle Highlands. Uno dei migliori pub è senza dubbio Hootnanny, dove si trova spesso musica dal vivo di vario genere, dal rock al folk, alla musica celtica.
Come spesso avviene in Scozia, anche il patrimonio naturalistico della zona è tenuto in gran considerazione e curato con la massima attenzione. Dal 2004 Inverness è diventata anche la sede centrale dello Scottish Natural Heritage, responsabile del mantenimento e controllo della flora e della fauna dell’intero paese. A questo proposito, forse non tutti sanno che a soli 15 km da Inverness si trova uno dei laghi più famosi del mondo: Loch Ness. Il lago, e di conseguenza anche la città, è meta ogni anno di migliaia di visitatori sulle tracce del misterioso mostro Nessie, di cui è possibile andare alla ricerca anche se avete a disposizione un solo giorno: grazie al tour di Loch Ness e delle Highlands proposto da Scozia Tour, infatti, potrete fermarmi a Fort Augustus, la parte sud del lago e godervi una rilassante gita in barca.
A pochi minuti a piedi dal centro, poi, si possono vedere le Isole di Ness che dal 1854 sono anche raggiungibili grazie ad una serie di ponti che le collegano alla terraferma. Oltre ad essere una passeggiata rilassante, la visita alle isole può essere molto interessante per chi ama gli animali, dato che è possibile avvistare aironi, lontre e altre specie che popolano il fiume Ness. Oggi quest’insieme di isolette forma un parco cittadino meta delle passeggiate rifocillanti di numerosi locali e forestieri.
1. Il castello di Inverness
Quello che più colpisce il visitatore che arriva a Inverness è l’imponente castello che dall’alto di una collina domina tutta la città. L’edificio attuale fu costruito nel 1847 dove sorgeva il castello più antico, che però venne distrutto durante le Rivolte Giacobite del 1745-46. Ma anche quello non era che uno solo dei castelli che si sono succeduti in questo stesso sito a partire dal 1057. A quell’anno risale la prima struttura fortificata attribuita a Malcolm I di Scozia, uno dei più antichi re del paese, ispirazione per il MacBeth di Shakespeare. Questo castello originario era fatto di legno e venne distrutto da Roberto I, che lasciò a sua testimonianza solo una parte di muro e un vecchio pozzo. Nel 1548 venne rimpiazzato da una fortezza in pietra costruita da George Gordon, quarto Conte di Huntly. Questo castello ebbe una storia tormentata, dato che nel 1562 fu preso dal Clan Munro e dal Clan Fraser, sostenitori di Maria Stuarda, e partecipò quindi ai conflitti del XVI secolo. Successivamente, nel 1742 fu ampliato e rinforzato dal Generale George Wade dopo la prima Rivolta Giacobita, ma nel 1746, come abbiamo visto, l’esercito Giacobita lo distrusse definitivamente.
L’attuale castello è opera dell’architetto William Burn ed è stato costruito per ospitare la County Hall dell’Invernessshire, la Corte Suprema e gli uffici del comune. Il castello, di fatto, è formato da due edifici di arenaria. Il secondo, noto come North Block, ha oggi la funzione di Tribunale distrettuale, anche se fu costruito nel 1848 per essere adibito a Carcere di Inverness. Il pozzo dell’antico castello si trova a metà strada tra i due edifici e fu restaurato nel 1909. Di fronte al castello, nel 1899, venne eretta una statua all’eroina giacobita Flora MacDonald, che aiutò Bonnie Prince Charlie dopo la sua sconfitta a Culloden.
2. La cattedrale di Inverness
Sulla riva opposta del Ness, troviamo la Cattedrale di St. Andrews, il primo edificio religioso costruito in Gran Bretagna dopo la Riforma religiosa. La cattedrale di Inverness fu costruita tra il 1866 e il 1869 dall’architetto originario della stessa città, Alexander Ross. Il suo progetto prevedeva guglie alte 30 metri a coronamento delle torri occidentali e una navata più lunga. Probabilmente per mancanza di fondi né l’una né l’altra cosa furono mai realizzate, e questo si ripercuote sull’aspetto che la cattedrale ha oggi da fuori. Pur essendo in stile gotico, risulta infatti piuttosto tozza. Ma il bellissimo portone occidentale ci svela fin da subito che la bellezza dell’edificio è tutta da scoprire.
All’interno la cattedrale risulta molto più grande di quanto ci si aspetti. La navata centrale è separata dalle laterali da colonne del pregiato granito di Peterhead e tutte le rifiniture e gli arredamenti, dalle panche alle mattonelle del pavimento, sono della più alta qualità. Un bellissimo jubé in legno di quercia del 1923 separa il coro dalla navata centrale. Sopra di esso è sospesa una grande croce. Il coro stesso non lascia nulla a desiderare: i banchi per i coristi sono fatti di legno di quercia austriaca e risalgono al 1909. La cattedra del vescovo risale invece al 1869. All’estremità orientale, l’altare ed una bellissima pala d’altare, entrambi in pietra di Caen, completano perfettamente l’insieme.
La cattedrale è la Chiesa Madre della Diocesi di Moray, Ross e Caithness, una delle sette diocesi della Chiesa Episcopale Scozzese. Pur essendo una minoranza rispetto all’intera popolazione scozzese, attorno alla metà dell’Ottocento, gli episcopali contavano tra le loro fila ben tre quarti dei proprietari terrieri scozzesi. Questo perché molti dei loro figli venivano educati in Inghilterra. Di conseguenza nella seconda metà del 1800 ci fu una corsa alla costruzione di chiese episcopali e uno dei prodotti più importanti fu proprio la cattedrale di Inverness.
Eventi, feste e festival
Ogni estate, nel mese di luglio, si celebrano i famosi Giochi delle Highlands, un’ottima e divertente opportunità per godersi un’atmosfera festosa allietata da canti, accompagnati dalle cornamuse e da balli tipici scozzesi. Le competizioni che si svolgono con le Highlands come sfondo suggestivo comprendo, oltre ad atletica leggera e gare di corsa, anche il più famoso lancio del tronco, lancio della balla di fieno e lancio di pesi vari, alla maniera degli Highlanders.
Un altro evento a cui vale senz’altro la pena assistere è The Northern Meeting Piping Competition. Si tratta di un concorso internazionale per scegliere il miglior suonatore di cornamusa del mondo. Ogni anno musicisti di diverse nazionalità partecipano al meeting: vengono dal Canada, Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, tutto il Regno Unito, Irlanda, ecc.
Infine parliamo di un evento poco conosciuto che si tiene l’ultimo sabato prima del 15 agosto. È il Festival Medievale in onore della Vergine Maria e di Maria Stuarda, l’ultima regina di Scozia. Quasi tutte le sere si può assistere a performance di musica e balli tipici delle Highlands, in molti dei pub della città.
Fuori città
1. Fort George
Fort George è uno dei migliori esempi di ingegneria militare di tutto il Regno Unito. La sua caratteristica più imponente è la muraglia lunga circa 1,5 km che lo circonda: una passeggiata che vale assolutamente la pena di fare, perchè grazie alla posizione della struttura si può ammirare un meraviglioso panorama di tutta la costa nord.
Fort George fu costruito in seguito alla seconda Rivolta Giacobita con l’obiettivo di pacificare le Highlands. Per completarlo definitivamente ci vollero circa vent’anni, mille soldati e oltre duemila sterline, ma alla fine il forte era inespugnabile. Peccato che da allora, però, non ci fu più alcuna rivolta, e il forte in realtà non fu mai attaccato, ma rimase una base militare per gli eserciti delle Highlands reclutati dai Clan. Oggi, Fort George ospita ancora i soldati dell’esercito britannico, ma in buona parte è accessibile ai turisti. I visitatori possono ammirare al suo interno ricostruzioni di come il forte veniva usato per la difesa del Moray Firth e di campagne militari, oltre ai vari tipi di armi utilizzate nel corso dei secoli dagli abitanti di queste zone.
2. Il campo di battaglia di Culloden
Nel 1746, a sole 3 miglia da Inverness, ebbe luogo la famosa battaglia di Culloden che pose fine alle Rivolte Giacobite con la definitiva sconfitta degli scozzesi sostenitori degli Stuart e la successiva fuga del pretendente al trono. La battaglia rappresentò il culmine di una serie di rivolte e guerre interne che dal 1688 insanguinavano le isole britanniche a causa del conflitto per la successione al trono inglese. In quest’ultima guerra, la fazione giacobita, che appoggiava Bonnie Prince Charlie (Carlo Edoardo Stuart), chiamato il “giovane pretendente”, era composta principalmente da Highlanders, gente delle Highlands. La fazione opposta, quella degli Hannover, era invece supportata da inglesi, irlandesi e francesi. Lo scontro fu breve e sanguinoso, il fronte giacobita con più di 2000 tra morti e feriti, risultò annientato. Il principe Carlo Edoardo fuggì prima sull’isola di Skye e poi in Francia e non avanzò più alcuna pretesa di successione. Il governo Hannover del Regno Unito punì duramente gli abitanti delle Highlands imponendo loro di rinunciare alla cultura gaelica e attaccando il sistema dei clan.
Oggi il campo di battaglia di Culloden è tutelato dal National Trust for Scotland e ospita un centro visitatori meta di oltre 200.000 persone ogni anno. Di recente è stato rinnovato con un centro interattivo dove è possibile vivere un’esperienza incredibile: grazie a una serie di schermi in cui si vede la ricostruzione della battaglia passo per passo, il visitatore assiste con i suoi occhi agli avvenimenti di tanto tempo fa come se li vivesse in prima persona.
3. Il castello di Cawdor
A 20 km da Inverness troviamo anche il Castello di Cawdor, uno dei castelli più belli e meglio conservati delle Highlands. Il castello è noto al pubblico come il castello di Macbeth.
Il nome di Cawdor, infatti, lega il castello alla tragedia shakespeariana del Macbeth. In ogni caso, Shakespeare si prese non poche libertà storiche nel raccontare quella vicenda. Nella tragedia, infatti, le tre streghe predicono a Macbeth, allora Signore di Glamis, che sarebbe diventato Signore di Cawdor e poi re. Poco dopo, il re Duncan nomina Macbeth Signore di Cawdor, per cui lui e la moglie pianificano di uccidere Duncan stesso perché la profezia si compia. Duncan viene ucciso nel sonno, nell’antico castello di Inverness dove Macbeth viveva, e questo omicidio porta alla lenta ma inesorabile rovina del protagonista.
La figura storica di Macbeth, tuttavia, è un po’ diversa da quella della tragedia. Mac Bethad mac Findláich fu re della Scozia dal 1040 al 1057, dopo che le sue forze armate uccisero in battaglia il re Donnchad nei pressi di Elgin. Macbeth non fu mai Signore di Cawdor: si tratta di un’invenzione dello scrittore Hector Boece che visse nel XV secolo. Tra l’altro, al tempo di Macbeth e Duncan, il Castello di Cawdor non esisteva nemmeno. Il castello ha una struttura classica, con un ponte levatoio e grandi e meravigliosi giardini tutto intorno: per chi lo visita oggi è come entrare in una fiaba.
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